Lenze montate e terminali surfcasting

Per ogni preda e condizione di mare occorre utilizzare un trave specifico per avere successo nelle tue battute di pesca dalla spiaggia. Se hai a disposizione poco tempo o stai scoprendo la tecnica, approfitta della nostra selezione di travi, montature, parature e terminali già montati realizzati grazie all'esperienza dei nostri tester, campioni e esperti pescatori a surf di tutta Europa.

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CAPERLAN | FLASHMER | BULOX

QUALI TERMINALI USARE NEL SURF-CASTING?

Scegliere il giusto terminale nel surfcasting spesso è determinante per la cattura. Un calamento classico è formato da uno filo, bracciolo con amo e piombo.

E' buona norma separare il filo madre(filo imbobinato sul mulinello), dal finale che andremo ad utilizzare, attraverso una girella con moschettone. Questa accortezza vi permetterà di poter cambiare velocemente il terminale in funzione dello spot di pesca, ovviamente a patto che lo abbiate preparato prima.

COME SCEGLIERE IL TERMINALE PER SURF-CASTING?

Per scegliere i modo corretto il terminale la prima considerazione da fare è rispetto al moto ondoso:

- in giornate di mare calmo sono preferibili calamenti che lascino libera l'esca di muoversi ed invogliare il predatore ad avvicinarsi, uno dei terminali più usati in questo senso è il long arm; questo tipo di finale è molto semplice da realizzare attraverso una girella e un filo tra lo 0,18 e i 0,25 mm lungo tra il 1,5 m e i 3 m ovviamente a partire da questo si possono poi usare perle e girelle che limitino gli ingarbugliamenti lasciando il terminale libero di ruotare su se stesso e intorno al filo madre.

- in giornate di mare mosso invece sono preferibili gli short arm molto più stabili e sicuri dagli ingarbugliamenti. Quindi sarà composto da un filo tra lo 0,30 mm e lo 0,60 mm ma molto più corto rispetto al long arm infatti non supererà gli 80 cm.

QUAL E' IL TERMINALE PIU' DIFFUSO NEL SURF-CASTING?

In generale si possono creare finali con più braccioli ma i più utilizzati sono a 2; in questo tipo di conformazione è utile fare riferimento al finale di tipo pater noster con due braccioli tra i 80-100 cm raccordati alla lenza madre attraverso una tecnosfera(accessori che permette al bracciolo di ruotare intorno alla lenza madre) o micro girella, bloccata tra due perline e due stopper. Il terminale pater noster è molto utilizzato per la sua duttilità rispetto alla differenti situazioni incontrate sullo spot prescelto.

COME CONSERVARE I TERMINALI DA SURF-CASTING?

Una prassi spesso utilizzata da molti pescatori che praticano diverse tecniche di pesca in mare è quella di preparare già molti tipi di terminali per sfruttare le differenti condizioni atmosferiche, quindi è molto importante dotarsi di avvolgilenza in schiuma che faciliteranno lo stoccaggio degli stessi. Spesso tali avvolgilenza sono dotati di spilli per facilitare l'alloggiamento della lenza stessa e fermare le estremità.

E' opportuno dotarsi di una valigetta o scatola per poter proteggere i nostri terminali dalle intemperie marine, mantenere in modo ordinato tutti i travi e facilitare anche il loro trasporto.

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