Quale muta scegliere per la vela

Quale muta scegliere per la vela leggera?

Tutti i nostri consigli per scegliere la muta giusta per la vela. Scopri le mute adatte alla vela leggera (deriva, catamarano, ecc.).

Perché usare una muta in neoprene per la barca?

Nella vela, la muta è un “must”. Oltre a riparare dal freddo e da altri agenti esterni durante la navigazione, offre una protezione molto efficace dagli UV ed

è in neoprene. Il neoprene è composto da due lati in tessuto, uno interno (a contatto con la pelle) e uno esterno, uniti da una schiuma.

Una "muta 3/2" ha un neoprene di 3 mm su busto e schiena e di 2 mm sul resto del corpo. I diversi spessori offrono una buona protezione dal freddo sulle zone del corpo più sensibili e una migliore libertà di movimento a braccia e gambe.

Quale muta in neoprene scegliere?

1) La temperatura dell’acqua

è il principale criterio di scelta. Quando fa fresco, in acque tra 15 e 20 °C, raccomandiamo una muta 3/2 mm. Oltre i 20 °C, è meglio una muta da 2/2 mm o 1 mm anti-UV.

Quale muta scegliere per la vela?

2) I diversi tipi di muta: Intera o Shorty.

Per le attività nautiche, sono disponibili numerose mute termiche: 3/2, anti-UV, Long John, Long Jane o anche Shorty. La Long John per gli uomini e la Long Jane per le donne offrono grande libertà di movimento perché smanicate. La muta 3/2 copre tutto il corpo (tranne testa e piedi). La particolarità della muta anti-UV sta nel fatto che le braccia sono coperte da un tessuto molto sottile capace di proteggere dagli ultravioletti. In questo modello, il busto è protetto da un neoprene più spesso, mentre sulle gambe abbiamo uno strato di 1 mm, perfetto per le uscite estive con il caldo. La Shorty, con maniche corte e gamba fino al ginocchio, è consigliata per la deriva quando fa caldo.

3) Che taglia scegliere?

La taglia giusta sarà la tua migliore alleata per non rinunciare al comfort. La muta dovrà vestire su misura e aderire alla perfezione. Se troppo grande, infatti, si formeranno delle pieghe; in caso contrario, invece, ostacolerà i movimenti.

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E dopo l’uscita, come bisogna trattare la muta?

Si sa: è difficile non bagnarsi nelle attività nautiche. Dopo un’uscita in vela leggera, la muta è inzuppata di acqua salina. Per tenerla in buono stato a lungo, è quindi fondamentale risciacquarla con acqua corrente. Il nostro consiglio: usa del sapone e risciacqua abbondantemente con acqua dolce la zip, la parte più sensibile al sale.

Dopodiché, appendila ad asciugare in un locale ben aerato. Evita di lasciarla appesa a una gruccia: può perdere la forma, soprattutto al collo. Consiglio: fai sgocciolare bene l’acqua in eccesso ai polsi e alle caviglie.

Va da sé che la muta deve sempre essere fatta asciugare al rovescio e al riparo da fonti d’aria molto calda (per es., i termosifoni).

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Isolamento termico: come funziona?

La muta in neoprene, imprigionando un sottile strato d'acqua al suo interno, agisce su due livelli:

1) la pellicola d'acqua che avvolge il corpo si riscalda gradualmente
; e 2) la fuoriuscita del calore si riduce

.L’isolamento termico è formato dalla muta e da questo sottile strato d’acqua. Il neoprene usato è una schiuma di elastomero a "cellule chiuse" con particelle di azoto dalle proprietà isolanti.