COME SCEGLIERE L’ATTREZZATURA PER COMINCIARE A PESCARE A BOLOGNESE?S

COME SCEGLIERE L’ATTREZZATURA PER COMINCIARE A PESCARE A BOLOGNESE?

La pesca a bolognese è una pratica che rientra nella grande famiglia della pesca al colpo ed è una delle più amate in Italia. Riccardo, sport leader pesca del negozio Decathlon di Sesto Fiorentino e grande appassionato di pesca a bolognese, ci spiega come attrezzarci al meglio per questa tecnica di pesca!

La pesca a bolognese è una pratica che rientra nella grande famiglia della pesca al colpo.
Tra le più datate e sempre praticate, per pesca a bolognese s’intende quel tipo di pesca che utilizza una canna telescopica di lunghezze variabili che impiega l’uso del mulinello.

COME SCEGLIERE L’ATTREZZATURA PER COMINCIARE A PESCARE A BOLOGNESE?S

COME SCEGLIERE LA CANNA GIUSTA?

La canna da pesca è sempre una scelta dettata dal cuore del pescatore, ma per iniziare vi lascio qualche consiglio. Le canne per la pesca a bolognese sono di varie lunghezze e misure, quindi è facile sbagliare nell’acquisto se non si tengono presenti alcune considerazioni.
Partiamo da i più giovani pescatori: nonostante le bolognesi abbiano già un peso contenuto, per i più piccoli consiglio di iniziare con una 4 metri, ideale per l’approccio nei laghi di pesca sportiva e nei piccoli corsi d’acqua e zone di mare portuali. Con un attrezzo del genere il nostro piccolo pescatore potrà iniziare ad imparare la tecnica in tutta comodità.
Per i più grandi: come precedentemente detto le lunghezze sono molteplici, per cui da tenere conto sono lo spot nel quale vogliamo gettare la nostra lenza e il target di catture a cui puntiamo.
La base minima di partenza che vi consiglio è una 5 metri, ma se ci avviciniamo a corsi d’acqua importanti, scogliere impegnative o dal porto ma si desidera raggiungere distanze maggiori,
una canna compresa tra i 6 e 7 metri è ideale. Come azione consiglio sempre una medium/medium fast, quindi con pieghe sufficientemente morbide ma allo stesso tempo tenaci. Per la potenza di lancio 5 - 20gr sono più che sufficienti e adatti ad ogni situazione di pesca e spot.

COME SCEGLIERE L’ATTREZZATURA PER COMINCIARE A PESCARE A BOLOGNESE?S

QUALE MULINELLO ABBINARCI?

Il mulinello, da accoppiare alla nostra canna da pesca, sarà l’oggetto che si, servirà in fase di combattimento a dare e riavvolgere la lenza per il recupero del pesce, ma conferirà anche equilibrio e stabilità all’insieme della nostra attrezzatura.
Per rendere il tutto più semplice la grandezza media che si utilizza in accoppiata alla bolognese varia dal 2000 ad un 3000/3500 al massimo.
Grandezze del genere si adattano molto bene a tutte le lunghezze, tenendo di conto del bilanciamento dell’oggetto non essendo estremamente pesanti e dei diametri di filo da noi scelti avendo delle capienze di bobina più che giuste.
La scelta di mulinelli a frizione anteriore piuttosto che posteriore, è dettata dall’abitudine del pescatore che ne farà utilizzo.

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QUALE FILO SCEGLIERE?

Per quanto riguarda i fili da poter utilizzare occorre fare una distinzione tra lenza madre e finale. Per lenza madre si intende il filo che useremo per imbobinare il nostro mulinello, mentre per finale lo spezzone di filo che useremo per completare la nostra montatura alla quale verrà legato l’amo, solitamente di diametro inferiore alla lenza madre.
Per la tecnica a bolognese, il filo utilizzato sarà esclusivamente di Nylon, questo perché denota una certa elasticità e scorrevolezza che un trecciato non potrà mai dare, caratteristiche indispensabili per questa tecnica.
Lenza madre: Il diametro del filo scelto per l’imbobinatura è determinato molto dal tipo di spot, ma ancor di più dal tipo di pesce che vogliamo insidiare. Solitamente si utilizzano diametri molto sottili dallo 0,12 allo 0,16 per pesche dette di “fino”, come in fiume destinata alla cattura dei ciprinidi più furbi in assoluto, i cavedani, e in mare volto alla cattura di occhiate, saraghi, salpe ma soprattutto alla regina, la spigola.
Mentre per chi ambisce a catture di taglia utilizzando questa tecnica e a sfidare correnti molto importanti, si arriva ad impiegare fili dallo 0,18 fino allo 0,20/25 di diametro. Solitamente le prede desiderate sono le grosse carpe ed amur presenti nei laghi di pesca sportiva, ma non solo, tali diametri sono impiegati in fiume per i barbi e le grosse carpe selvatiche, e in mare per chi ricerca palamite e alletterati che si avvicinano nei porti e nei pressi delle scogliere per cibarsi dei piccoli pesci.
Finale:  il filo utilizzato sarà sempre un monofilamento, non solo di nylon ma anche di fluorocarbon, un materiale che conferisce l’invisibilità totale al filo all’interno dell’acqua, anche se leggermente più rigido del nylon stesso.
I terminali sono utilizzati nella pesca a bolognese per diminuire il diametro della lenza madre e rendere ancor più nascosto il sistema pescante alle nostre prede, inducendoli con minor sospetto ad assaggiare la nostra esca. I diametri solitamente utilizzati vanno dallo 0,08 allo 0,14/16.

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QUALE MONTATURA UTILIZZARE?

Per chi si avvicina a questo tipologia di pesca la parola che la fa da padrone è semplicità.
Cominciate con montature e lenze semplici che siate in lago, fiume o mare, con il tempo potrete affinare la tecnica e andare a lavorare sui dettagli.
Partiamo dall’inizio, per la costruzione di una montatura per la bolognese serve lo stretto necessario ma indispensabile, oltre ai due tipi di filo sopra citati, occorrono:
Galleggianti: di varie forme (affusolati per la pesca in acqua ferma, a carota o pera rovesciata per contrastare la corrente o le onde del mare)
Piombini:  che servono a tarare il peso del galleggiante che sceglieremo
Ami: di varia grandezza, a seconda della tipologia di esca che andremo ad utilizzare.
Come dicevo prima iniziate nella maniera più semplice, quindi facciamo passare il filo all'interno del galleggiante da noi scelto bloccandolo con gli appositi gommini (non sarà del tutto immobile ma avremo la possibilità di farlo scorrere sulla lenza per decidere il fondale sulla quale pescare), andiamo a tarare il galleggiante disponendo i piombini sul filo (per la taratura occorre tenere presente il peso dell’esca, se consistente andando a mettere meno peso sulla lenza di quello scritto sul galleggiante). Io vi consiglio in maniera equidistante l’uno dall’altro, come chiamo io a “bottoni di camicia”, infine aggiunto lo spezzone di filo per il finale, andremo a legare il nostro amo. Non vi resta che gettare la lenza in acqua ed entrare in pesca.

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E PER QUANTO RIGUARDA ESCHE E PASTURE?

Ovviamente in base al luogo in cui intendiamo pescare ed ai pesci che ci vivono dovremo scegliere la pastura e l'esca che gli siano più gradite. Partiamo dai luoghi di pesca:
Laghi e acque ferme: Per iniziare in questi tipo di spot possiamo utilizzare come tipo di esca bigattini e lombrichi per le vive, mais, ceci e pellet per le esche da innesco e richiamo.
Si possono utilizzare anche pasture e sfarinati di vario genere, a seconda del pesce che intendiamo catturare, come ad esempio pasture alla fragola oppure al mais per quanto riguarda i ciprinidi (carpe e amur).
Fiume: In fiume, oltre alle già citate bigattino, lombrico e mais, possiamo usare delle pasture da richiamo, specifiche per i più comuni cavedano, carpa e barbo, caratterizzate da aromi alla fragola, halibut e formaggio.
Mare: In mare, oltre al bigattino, come esche naturali è comune l’utilizzo di vongole, cozze e patelle ma anche dei gamberetti vivi, volti alla cattura specifica di orate e spigole di taglia.
Inoltre comune per chi pratica la pesca al cefalo è possibile utilizzare il pane francese o delle pastelle già preparate per l’innesco. Come per i restanti tipi di spot, anche per il mare esistono delle pasture e sfarinati, che possiamo utilizzare per richiamo sotto il nostro galleggiante, le quali creeranno una nube di particelle molto attrattive per i nostri amici pesci

Ora che Riccardo ti ha spiegato tutto quello che ti occorre per pescare con la bolognese, non ti resta che partire per il tuo spot preferito! Non dimenticare di condividere con noi le tue prossime catture e ricorda di seguirci sui nostri canali social!

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RICCARDO

SPORT LEADER PESCA DECATHLON SESTO FIORENTINO

"Se durante la tua pescata non vedi mangiate sul tuo galleggiante, non disperare! Spesso la discrezione e la leggerezza sono la chiave del successo nella pesca a bolognese. Prova a usare un amo più piccolo e leggere legatu su un terminale più sottile e vedrai la differenza!"

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